Ci hanno rotto il c…

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Sono fortemente a disagio, mai avrei pensato di trovarmi a scrivere un “sermone” old style ed è veramente doloroso ritirare fuori quella tastiera che cambiavo semestralmente sull’onda della rabbia con cui scrivevo pezzi infuocati contro il Giannino. Non siamo tornati a quei tristi ed indegni periodi, ma oggi la rabbia mi pervade. Chiaramente la mia non sarà una critica distruttiva all’intero sistema Milan, ma un’analisi durissima relativa a questa disgraziata partita. Max, che poi è uno dei più positivi in redazione (figuratevi gli altri), in poche righe ha sintetizzato perfettamente le linee guida di questo massacro, proverò ad ampliarli per discuterne con tutti voi.

Diga del Vajont

Partiamo da una premessa, non mi rimangio quanto scritto di buono su Pioli e i ragazzi, siamo sempre (occorre non dimenticarlo) oltre ogni più rosea aspettativa e la nostra mentalità vincente però pretende (giustamente) di tornare ai fasti del passato e, giunti a questo punto, non possiamo certo accontentarci di un piazzamento in Champions League, seppur lusinghiero. La squadra viveva di una striscia lunghissima di risultati positivi, in trasferta specialmente, corroborata da un gioco corale, frizzante, intenso e veloce. Tutto questo va ribadito a chiare lettere. La mia, la nostra analisi, deve limitarsi al massacro di Spezia e ai prodromi che molti non hanno intravisto, Pioli per primo.

Non me la sento, e sapete di quanta ferocia sia capace, di prendermela con Maldini, dai suoi occhi traspariva una rabbia infinita, la rabbia di un campione stellare, non certo quella del ragioniere di Casa Elliott, il sudafricano che in settimana aveva dettato la sua annuale pastorale urbi et orbi. Parole inutili che non rappresentano nulla, che non mi rappresentano per niente. Maldini mi rappresenta, lui no. Cosa potrei imputare al management che gestisce la linea tecnica di questa squadra? Qualche acquisto inutile? Qualcuno che doveva darci una mano perché pronto? Diciamo che sono problematiche minori, evidentemente il ragioniere di Casa Elliott non ha certo messo a disposizione grandi cifre, quindi va bene così. Del resto questi ragazzi, fino ad una settimana fa, andavano bene, non possiamo certo buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. Forse Maldini dovrebbe impedire qualche guasconata di troppo sui social, ma poi alla fine parliamo di sciocchezze.

Se fino a ieri sera Pioli, per me, era il maggior artefice di questo capolavoro (e lo è ancora a pieno regime), va detto che allo stesso tempo ne diventa il maggior responsabile in caso di disfatta. Eh si, perché è stata una disfatta in tutto e per tutto, nel gioco inesistente, nella mollezza, nella presunzione e quindi, di conseguenza, nel risultato. Max Von Sidow batterebbe le mani allo Spezia e al suo allenatore, hanno onorato il calcio, non hanno fatto ostruzionismi, ma hanno impartito una severa lezione a Pioli e soci per tutti i 90 minuti. Quando il Monte Toc, presso la diga del Vajont, franò rovinosamente non fu un accadimento improvviso, ma c’erano stati molti prodromi. Senza voler mancare di rispetto alle vittime di quella disgrazia, anche qui ci sono stati molti prodromi, specie nell’ultimo periodo, dove quella freschezza di cui sopra è venuta meno, ma questa volta non è stata sostituita da colpi geniali dei maggiori interpreti; atteggiamenti presuntuosi e la sicurezza quasi scientifica che i rientri sarebbero stati determinanti.

Una veduta di Bivona. Qui si coltivano le migliori pesche del pianeta (mi andava di dirlo)

Qui però bisogna capire cosa succede a Milanello e come ci si allena: io che il turco non stava in piedi l’ho capito al decimo del primo tempo; possibile che non si riesca mai a fare un cambio nel primo tempo? La regola delle 5 sostituzioni stravolge, e di molto, la gestione di una partita, in pratica tu puoi cambiare anche mezza squadra se ti accorgi che non è giornata. Premesso che Dalot può essere imbarcato anche domani mattina sul primo aereo per l’Angola, degno di giocare con lo Sporting Cabinda che bramava Ignazio Abate, ho letto di Kalulu solo meraviglie e attributi che esploravano una fenomenologia che va oltre questo pianeta. E’ di ruolo a destra e non può fare meglio di Dalot sul temutissimo ed inarrestabile Saponara? Pioli? Ahooooooo svegliaaaaa! Salamelekko non ne ha azzeccata una che dico una, meglio, ma molto meglio Castigliokko che almeno da l’anima nella sua pochezza. Entra Tomori, praticamente a tempo scaduto, e mostra una sicurezza che non si è vista per tutta la partita, ma noi dobbiamo vedere in campo ancora Capitan Vecchia Romagna Etichetta Pippa scherzato in ogni parte del campo, a destra, a sinistra, al centro fino a cadere da solo nel primo tempo.

E’ evidente che Benaccer e il Turco non stanno in piedi, ma Pioli se ne è accorto sul 2-0 per gli spezzini. Si chiamano contromisure Mister, ogni tanto bisogna tirarle fuori. Poi qui entro in un campo a me caro e da sempre. Nella sciagurata finale di Istanbul era evidente che gli inglesi stavano per segnare, ma che cazzo, e sottolineo cazzo, ci vuole a fare un cambio per spezzare il ritmo all’avversario? Io, nel mio piccolo, a tennis, quando l’avversario prende il sopravvento, tiro fuori un repertorio pressoché sterminato di ostruzionismi, quasi sempre efficaci. Ma porco mondo, era evidente che lo Spezia stava per segnare, e fallo un cambio cazzo, perdi tempo! Per me sono cose inaccettabili, Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore non ebbe una grande carriera.

Dimenticavo, i biglietti per l’Angola, sono due: il secondo lo regaliamo a Meitè che a Krunic “spiccia casa” come si dice a Roma. Entra Manzucco e staziona quasi sempre a centrocampo, ma che lo abbiamo preso a fare? Ma tutto questo diventa un puro esercizio di stile se poi devo vedere che Calabria si fa ammonire così non salta il derby, quindi adesso Calabria, fresco e mentalmente riposato, ci farà vincere il Derby con una doppietta. Questa bravata era concordata con il tecnico oppure è stata frutto di presunzione? Nel primo caso Pioli (ma non ci credo) avrebbe grandi responsabilità, nella seconda ipotesi invece ha il compito di far capire al ragazzo che un giocatore vero non fa minkiate simili e gioca da dio contro lo Spezia senza farsi ammonire, questo fa uno veramente forte. Oppure devo sentire Romagnoli affermare:

“Non siamo stati concentrati, soprattutto all’inizio.  E’ una serata storta, ce ne prendiamo tutte le responsabilità. Non doveva succedere, è andata così e ripartiamo da domani”

Cioè, la Juve del maestro liquefatto perde contro un Napoli e voi a che cazzo pensate? Al derby? Ma scherziamo? Inaccettabile. Ora se è vero che questo Capitano non ricorda minimamente quelli del passato, Pioli cosa ha fatto prima di questa partita? Durante e dopo lo sappiamo, ma prima? Sento parlare di serataccia, giornata storta, concetti ambigui, eterei, quasi impalpabili. Io parlerei di pressapochismo, superficialità, presunzione, mala gestio e organizzazione di una partita per il torneo della fiera di paese. A Bivona, paese dei miei genitori, l’avrebbero organizzata alla grandissima. E un caro saluto se qualcuno mi legge da quel sacro luogo per me. 

Adesso bisogna pensare necessariamente al Derby, e lo concediamo anche a Romagnoli e Calabria che tanto si sono spesi in energie mentali per questa partita decisiva. Però, c’è un però, prima si deve passare per la Stella Rossa di Belgrado, ma, sempre a sentire Capitan Vecchia Romagna, non c’è problema, perché loro sono abituati a giocare ogni tre giorni! E me cojoni, se stanno in piedi come contro lo Spezia, al derby è meglio che non ci presentiamo. Comunque, scusate lo sfogo, ma ve l’ho premesso che la mia è una critica feroce alla partita e ai suoi prodromi, ma la fiducia in Pioli è immutata. Lui è una persona intelligente e umile, saprà dove intervenire e magari cambiare qualche dinosauro che pensa alle partite del prossimo semestre.

Forza Milan (e Bivona) 

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.