Che senso ha parlare di calcio?

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“Siamo in un momento di enorme difficoltà. Il calcio per colpa della pandemia ha perso 5 miliardi di euro. Noi 100 milioni in tre mesi un anno fa e 300 in questa stagione. Bisogna far qualcosa, bisogna cambiare. I giovani stanno perdendo interesse nella competizione e bisogna far si che si riaggancino al prodotto. Per farlo bisogna cambiare, così come si fece negli anni 50 quando Santiago Bernabeu ideò la Coppa d’Europa e ha cambiato la storia del calcio, ora succederà lo stesso. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto, la pandemia ci ha costretti ad accelerare i tempi. L’unico modo per sopravvivere è generare nuovi introiti, che al momento possono arrivare solo dal mercato televisivo. L’attuale Champions League non è attrattiva, lo diventa solo in marzo, la gente non vuole vedere partite contro squadre modeste. Ci sono 4 miliardi di potenziali tifosi che vogliono veder giocare i grandi club. Se questi grandi club vanno bene e incassano possono poi condividere quanto incassato con i club modesti, perché noi ragioniamo in termini di valori e di solidarietà. Hanno detto che è un progetto da ricchi per ricchi che renderà i poveri più poveri e non è vero. Però se noi non guadagniamo moriremo, e con noi il calcio, che è in rovina”.

Fonte Gazzetta dello Sport

Partiamo da un assunto, che il Milan abbia aderito a questa operazione finanziaria è anche giusto e normale; io stesso avrei fatto lo stesso: i due proprietari, che non mi sembrano proprio dei malati di calcio…, devono rientrare di un investimento che proprio non volevano…e soprattutto devono rientrare delle cifre che hanno profuso per tenere in vita il giocattolo Milan. Un Milan fondatore di questa Superlega avrà un valore commerciale più elevato di quello attuale e facile da rivendere. Quindi, se devo guardare l’operazione dal lato dei nostri colori (ha ancora senso parlare di colori?), non posso che applaudire. Bene così  speriamo di fare qualche punto, perché se ci presentiamo all’appuntamento con questa rosa, rischiamo figuracce a tutto spiano. Ma è un problema che si porrà più avanti.

Ora però parlo da appassionato di sport e anche di calcio: che la Uefa e le competizioni ad essa collegate andassero riformate, era palese e oserei dire doveroso; ma le riforme si fanno da dentro, coinvolgendo tutti gli attori, quindi anche i club minori; eh si, perché se parliamo di sport…contano tutti. Non si può fare tutto questo con un atto di forza massonico, perché questa è pura massoneria…, dicendo che noi ci facciamo il calcio che ci pare, partecipa chi ci pare e ci guadagniamo quello che cazzo ci pare. A voi piace? A me no. Hanno prodotto debiti su debiti e ora il problema è che il calcio muore se loro spariscono? E sti cazzi? Il Barcellona ha oltre un miliardo di debiti…e allora perché continua a strapagare Messi? Non te lo puoi permettere? Allora lo vendi.

Ti metti d’accordo per calmierare i prezzi, per tenere i raiola fuori dal calcio, per consentire a tutti di sognare. Che senso avranno adesso i campionati? Se la Juve è quinta cosa cazzo gliene frega di arrivare quarta? Tanto ha la superlega! Chi investirà su un campionato depauperato? Che formazioni andranno in campo la domenica? Che calcio si prospetta? Che senso ha seguire le prossime 7 partite del Milan? Che ce ne frega? A voi piace tutto questo? A me no. Magari ci arrivo pure io che mercoledì sera Milan-Chelsea sia più accattivante di Milan-Benevento! Ma che sport è diventato questo? Chi ripagherà DAZN di quanto investito per un campionato finto dei poveri? Chi ripagherà Sky per aver comprato la scatola vuota della prossima Champions? Per me Perez può sparire con tutto il suo Real inghiottito dai flutti debitori, non me ne frega niente. Il calcio sopravvivrà lo stesso. Ne sono certo.

Ma che correttezza è essere parte dell’ECA e poi tramare contro di essa? Questo è Andrea Agnelli, questo è la misura della sua statura morale e nulla mi leva dalla testa che non ha incarichi in FCA, ora Stellantis, perché non ne ha le capacità tecniche e di personalità. Ora si scatenerà l’inferno e forse era previsto e voluto per forzare la mano e ottenere soldi, soldi e ancora soldi. Di certo Agnelli non rischierà di arrivare quinto ed essere fuori dalla Champions e dai soldi, quindi ecco il progetto, dove non sono necessarie le capacità per starci dentro, perfino la serie A è troppo complicata per questo Agnelli di basso livello.

Jp Morgan ha assicurato un prestito di 350 milioni, ma ne spenderanno tre volte, visto che sono gli stessi che si sono venduti alle Tv e non hanno saputo gestire se non sperperando quando ricavato e oltre. Gli ingaggi andranno alle stelle e sarà ancora più difficile sopravvivere, ma Agnelli farà la MegaSuperlega tra 5 anni insieme a Perez e al solito allocco che presiede il Barcellona! Se la giocheranno tra loro e Agnelli arriverà terzo, con festeggiamenti di Pompilio e di elementi di quella specie.

Come faremo, e qui penso al Milan, a fare mercato? Le squadre escluse ci venderanno lo Scamacca della situazione a prezzi decuplicati: siete il calcio d’elite e allora cacciate i soldi; faremo prestiti e parametri zero, sempre se, per il 2028, saremo riusciti a capire cosa fare con Donnarumma ed il turco. Leggo adesso che potrebbe saltare tutto perché gli inglesi ci avrebbero ripensato; bene, qualcuno porti l’ossigeno a Gazidis che ha scritto agli sponsor e al presidente Stadioni che stava già avvitando i seggiolini. Non mi fanno nemmeno pena i presidenti esclusi che ora urlano e sbraitano; sono gli stessi che hanno votato a favore di DAZN per i soliti soldi in più…e chi se ne frega se DAZN funziona come Teleroma 56. Si ammazzassero tutti tra loro, forse rimarrà qualche maceria su cui ricostruire uno sport. Io tifo per l’estinzione.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.