Udinese-Milan 1-2 pagelle

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Vinciamo ancora!
Gara importantissima per qualunque discorso, che ha vissuto di varie fasi e che abbiamo portato a casa con qualità, classe, autorità.
I primi 45 minuti sono maiuscoli per la qualità con cui riusciamo a reggere contro un avversario agguerrito e molto ben messo in campo; mi spingo a dire che, finora, di avversarie di livello medio-basso così bene nella partita non ne avevamo ancora affrontate e il test è di quelli importanti. Non tutto è perfetto ma la sensazione di essere forti c’è.
Nella ripresa altro pasticcio arbitro/VAR: l’intervento di Romagnoli, che live era parso rigorissimo e in replay semplicemente osceno per tempismo e tecnica ma decisamente sul pallone (prima che sul resto), doveva essere rivisto. Io non dico: era o non era; lo decidesse l’arbitro sulla base delle immagini, come succedeva fino a qualche mese fa. Personalmente, non lo avrei dato.
Stavolta reggiamo al contraccolpo e ci rimettiamo a fare il nostro, creando pochino ma tenendo schiacciata l’Udinese che alla fine è costretta a capitolare grazie a un colpo di Dio Zlatan; ma bravi tutti, soprattutto i subentrati, a restare uniti e convinti per vincere e restare in vetta.
Dove si sta BENISSIMO.

Donnarumma 6 – Intuisce il rigore ma è calciato bene. Impegnato in qualche uscita e poco altro

Calabria 6.5 – Partita di grande sostanza, Deulofeu è costretto sempre a convergere e vince tutti i duelli sull’out. Preciso in impostazione.
-Dalot 6 – Poco coinvolto, la squadra preferisce attaccare sull’altro lato. Offre comunque una prestazione ordinata.

Kjaer 6 – Partita di grande sofferenza per Simon, che ne da e ne prende. Fa il suo senza dominare come al solito ma controllando.

Romagnoli 5.5 – Copia e incolla del suo collega, ma c’è quel rigore che seppur parecchio opinabile era anche evitabile. E’ un suo ‘classico’.

Theo Hernandez 6.5 – Media fra il 5.5 della prima fase di gara e il 7 dal pari dell’Udinese a fine match. Nella prima parte non solo non domina come di consueto ma soffre eccessivamente l’agilità di Pussetto; si prende un giallo a inizio gara e sinceramente ne rischia un altro poco dopo l’avvio di ripresa. Poi si accende e trova anche campo per qualche sgroppata. Rocket Man si rivedrà presto, al momento però dimostra solidità mentale e fisica sui 90 minuti e scusate se è poco.

Bennacer 6.5 – Dopo la super prestazione contro lo Sparta si dimostra preciso, discreto e padrone nella prima metà di gara. Al rientro dagli spogliatoi, complice una certa verve degli avversari, appare subito in affanno; Pioli lo capisce.
-Tonali 6 – Entra bene, non solo con grinta ma con disciplina e voglia di farsi sentire subito.

Kessie 7.5 – Tuttocampista, spiega agli avversari che è meglio girargli al largo e tappa tutte le falle che il sistema di gioco propositivo del Milan va inevitabilmente a creare. Segna in inserimento un gol esaltante, e continua a seguire le sortite offensive fino al 90esimo.

Saelemaekers 6 – Discreto fino al cambio, in quel momento serviva verve offensiva e sicuramente il belga che pure ha tanta qualità ne offre fino ad un certo punto.
-Brahim Diaz 6.5 – Penso sarà presto titolare, nessuno può permettersi di accomodare in panca un giocatore che sta così bene e che si muove con la palla incollata al piede. Lampi di classe, sbuca in tutte le azioni più pericolose della ripresa.

Calhanoglu 5 – Prestazione confusa. Pioli gli da il modo e il tempo di ordinarla ma oggi il turco non è stato in grado di alzare la testa e fare il suo calcio.
-Krunic sv

Leao 5.5 – Mi è piaciuto, meno evanescente del solito e più partecipe alle operazioni della squadra anche in fase di impostazione e difesa. Tuttavia manca totalmente dei guizzi offensivi, sia in fascia che a rimorchio di Ibra.
-Rebic 7 – Signori, chiudete in casa le vostre figlie e mandate a nanna presto i bimbi: è tornato Ante il Razziatore. Accelerazioni, doppi passi e l’assist per Ibra. Siamo primi senza di lui, pensate un po’.

Ibrahimovic N.G. – Non è giudicabile da un comune umano. Sia perchè evidentemente è in missione per conto di Dio ovvero di se’ stesso (calcisticamente parlando) quindi cosa gli vuoi dire…un po’ perchè i parametri che valgono per gli altri non valgono per lui. Ibra è una dimensione diversa rispetto agli altri 21 giocatori in campo, entra ed esce dal piano umano a quello divino in maniera imprevedibile. Illeggibile per chiunque, tranne per i suoi compagni che, bisogna dire, stanno imparando. Cosa fa sul gol di Kessie? Cosa fa sul suo gol? Non ci sono parole, le troveremo forse alla fine di questa avventura per raccontarla ai nostri bimbi.

Pioli 7 – Legge bene la gara dando subito campo a Diaz e dosando Rebic nel momento più opportuno, rischiando anche lo sbilanciamento. Tre punti pesanti, un cammino finora meraviglioso.

Larry

22/11/1997, primo blu. Un ragazzino guarda per la prima volta l’erba verde di San Siro da vicino.Il padre gli passa un grosso rettangolo di plastica rosso. “Tienilo in alto, e copri bene la testa. Che fra un po’ piove”. Lapilli dal piano di sopra, quello dei Leoni. Fumo denso, striscioni grandi come case e l’urlo rabbioso: MILAN MILAN…Quel ragazzino scelse: rossonero per sempre. Vorrei che non fosse cambiato nulla, invece è cambiato quasi tutto. Non posso pretendere che non mi faccia male. O che non ci siano colpevoli. Ma la mia passione, e quella di tanti altri, deve provare a restare sempre viva.