Pagelle Milan Torino 5- 4 (d.c.r.) – Coppa Italia

16482

Il Milan accede ai quarti di finale di Coppa Italia piegando il Torino solo ai calci di rigore. Nel gelo di San Siro la decidono dal dischetto Tatarusanu e Calhanoglu.

Primo tempo a ritmi balneari fuori stagione, ripresa più interessante con due pali e un’occasione colossale (Diaz) per il Milan e Torino che sparisce dalla metà campo rossonera. Nei supplementari i Rossoneri creano qualche situazione interessante ma si arriva ai rigori, che per fortuna (e per abilità) ci premiano. Qualificazione comunque meritata nel complesso viste le occasioni create e l’evanescenza della squadra del Giammaestro.

Attendiamo la sfidante nei quarti, che uscirà di Fiorentina-Inter di domani pomeriggio. Da segnalare l’espulsione di Gigio Donnarumma che quindi potrà tornare disponibile solo in un’eventuale semifinale di andata.

Brevissima nota sulle pagelle: ovviamente, per i giocatori coinvolti, influiscono sulle valutazioni anche i rigori finali

TATARUSANU: 7 – Sicuro nelle uscite e sugli unici due tiri in porta degni di questo nome del Torino e soprattutto provvidenziale sul rigore di Rincon, che ci regala una gran fetta di qualificazione. Dopo la parata salva primo posto a Praga in Europa League, Tata nostro ci fa un altro regalo di coppa

KALULU: 7 (il migliore) – Inizia da terzino e impressiona per la falcata sulla fascia. Prosegue da centrale e riesce a fare ancora meglio. La cessione di Duarte e quella possibile di Conti sono la certificazione dei miglioramenti continui di questo ragazzo, che ha un potenziale davvero notevole. Scoperta continua

ROMAGNOLI: 6+ – Non riesce a esimersi da commettere innumerevoli falli quando pressa l’attaccante spalle alla porta a centrocampo, un suo difetto storico. Ma si disimpegna bene e negli sprazzi di forcing milanista dà anche il suo contributo in avanti. Perfetto dal dischetto. A proposito, AUGURI DI BUON COMPLEANNO.

MUSACCHIO: 6 – Dopo quasi un anno di inattività se la cava più che bene d’altronde l’esperienza aiuta in queste situazioni. Chissà che con la cessione di Duarte non si possa in qualche modo rendere utile anche lui

(KESSIE: 6+ – Partita di sostanza ma ‘ordinaria’ per i livelli cui ci ha ormai abituato Franchino. Chirurgico contro Milinkovic Savic dal dischetto)

DALOT: 5,5 – Il portoghese continua a non convincere, è impreciso e poco disinvolto sia sulla fascia sinistra sia sulla destra, che teoricamente dovrebbe essere il suo habitat naturale. Prende un palo nella ripresa ma è anche responsabilità sua non indirizzare bene quella palla da posizione favorevole

TONALI: 6,5 – A fronte di qualche tentennamento di troppo nell’impostazione, è impeccabile nel posizionamento in copertura. Rigore di personalità e tecnica

CALABRIA: 6,5 – E’ in quella fase della vita che se ci provasse con Jennifer Lawrence non prenderebbe il due di picche (cit. Johnson). Gioca da centrocampista e prende il palo. Esce per fare posto a Kessie in un turnover programmato in vista di Cagliari

(HERNANDEZ: 6+ – Entra assieme a Kessie col chiaro intento di non arrivare ai supplementari, ma la mossa di Pioli non sortisce gli effetti sperati. Qualche buona iniziativa ma non riesce ‘spaccare la partita’ come spesso gli capita. Sassata tremenda sul rigore)

CASTILLEJO: 5+ – Sarà l’ora tarda e il limoncello che ho sorseggiato per 120 minuti più rigori, ma non ricordo una giocata importante di Samu. Se sbaglio mi corigerete (cit.)

(HAUGE: 5 – Male male stavolta. Sembra correre con una zavorra sulle spalle. Che sia dovuto al fatto che di solito in questa stagione il campionato norvegese è fermo? In ogni caso prestazione a dir poco opaca in cui sbaglia anche le cose apparentemente più semplici. Rimango comunque un suo fan e sono certo che presto si riprenderà dandoci soddisfazioni, ma stasera è senz’altro il peggiore in campo )

DIAZ: 6 – Buona partita di vivacità e anche di sacrificio, perchè il buon Brahim (e non Ibrahim caro Manuel Pasqual!) si sbatte anche quando deve correre dietro gli avversari. Da segnalare la palla in profondità che manda Leao a tu per tu con il portiere del Toro. Mezzo voto in meno per l’occasione malamente sciupata al tramonto dei tempi regolamentari e che ci avrebbe evitato supplementari e rigori con fatiche e rischi annessi e connessi

(OLZER: 6 – Di incoraggiamento. Esordio in prima squadra archiviato con disinvoltura, tira qualche randellata e si fa mandare a quel paese da Calhanoglu quando prova un improbabile tiro da fuori. In bocca al lupo per la tua carriera Giacomo!)

LEAO: 5,5 – Passo indietro rispetto a sabato scorso, gioca un tempo largo a sinistra e tutto il resto di questa lunga partita come centravanti. Ma a parte un paio di tentativi fatica a rendersi pericoloso

IBRAHIMOVIC: 6 – La portaerei sta scaldando i motori. 45 minuti per riprendere confidenza con il ritmo partita e le relative sensazioni. Ci vediamo a Cagliari Zlatan

(CALHANOGLU: 7- – E’ la mente pensante di questa squadra, entra al posto di Zlatan e tocca la solita infinità di palloni cercando di creare situazioni offensive interessanti. Mette in porta Diaz che spara incredibilmente alto e sigilla la qualificazione con il solito penalty impeccabile. Fondamentale)

PIOLI: 6,5 – Alla fine la sfanga ai rigori ma obiettivamente la squadra avrebbe meritato di passare il turno già nei 90 regolamentari. Porta a casa un altro obiettivo importante ruotando gli uomini e distribuendo minutaggi con saggezza da santone e bilancino da farmacista. Il fatto che Cagliari sia tra 6 giorni aiuterà sicuramente ad assorbire anche queste fatiche, sperando di recuperare qualche lungodegente (Alexis e Isma) e qualche covid (Krunic ma soprattutto Rebic)

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

 

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!