
A Via del Mare quest’anno hanno lasciato punti sia Inter che Juventus ma allora era campionato vero, non questa specie di simulacro ad uso e consumo delle TV che non sanno più cosa inventarsi per rendere lo spettacolo verosimile, dalle macchie colorate psichedeliche sugli spalti all’audio virtuale in dolby surround sfasato rispetto ai tempi di gioco (molto meglio la playstation, in questo senso…).
Fatta questa doverosa premessa, occorre dire che l’approccio al match dei ragazzi è stato tutt’altro che disprezzabile, e a dispetto di un gap motivazionale che sulla carta avrebbe dovuto premiare i nostri avversari la realtà del campo ha detto cose molto diverse: di fatto non c’è mai stata partita, tale e tanta è apparsa la differenza tra le due compagini sotto tutti gli aspetti, tecnico tattico e atletico.
A regalare un minutino di equilibrio nel punteggio ci ha pensato l’ineffabile Valeri fischiando un rigore a dir poco discutibile, ma su tali aspetti oramai c’è da stupirsi di chi si stupisce, fintanto che dal punto di vista politico la nostra società continuerà ad avere il peso specifico dell’elio questi spettacoli continueranno ad andare in onda.
Donnarumma: SV Immobile per tutta la partita e anche sul rigore di Mancosu, ma non è che per contratto debba pararli tutti (o forse sì, vista l’entità? Si scherza…)
Conti: 5,5 Mezzo punto in più per l’assist sul quarto gol (nato peraltro da uno stop in corsa sbagliato), per il resto solite imprecisioni in appoggio e solite indecisioni difensive
Kjaer: 6 Consueta partita di sostanza fino al momento dell’infortunio, speriamo che non sia nulla di serio
Gabbia: 5 Al di là del rigore provocato, in cui la sua ingenuità è sicuramente inferiore agli intenti persecutori di Valeri, convince poco anche nel resto dell’incontro, portato a spasso per il campo da un Babacar tutt’altro che irresistibile
Romagnoli: 6 Allineato e coperto, svolge con diligenza il suo dovere di centrale affidabile
Hernandez: 6,5 Il laterale francese in versione Platinette è protagonista di un primo tempo straripante sulla fascia di competenza, nella ripresa si limita a tenere la posizione con ordine
Kessie: 6 Partita classica del suo repertorio, buone doti dinamiche alternate ad un paio di aperture rivedibili (per modo di dire)
Bennacer: 6 Pressa con continuità in tutte le zone della mediana, sicuramente tuttavia abbiamo visto partite migliori del franco-algerino
Castillejo: 7 Il gol è il giusto premio per una partita di corsa e di sostanza, non rapisce l’occhio dal punto di vista squisitamente tecnico ma il suo contributo non lo fa mai mancare
Saelemakers: 6 Primi cenni di vita alle sue latitudini
Bonaventura: 6+ Trattiene al solito qualche pallone di troppo ma sembra in ripresa a livello di tono atletico, e ha il merito di riportare subito la squadra in vantaggio in un momento delicato
Calhanoglu: 7,5 (il migliore) Mette lo zampino in tutte le marcature, regala due assist pregevoli a Castillejo e Rebic e svaria su tutta la trequarti coniugando quantità e qualità, giocasse così un po’ più spesso terrebbe finalmente fede alle tante aspettative riposte nei suoi confronti
Rebic: 7 I ripiegamenti difensivi fino alla nostra area palesano una voglia evidente di farsi perdonare il misfatto dello Stadium, e quando ha la palla buona nella ripresa colpisce con freddezza
Leao: 6+ Stavolta sembra entrare in campo con il piglio giusto, e infatti sigla quasi subito un gol dalle sembianze del vero centravanti (c’è da dire però che a quel punto la partita è già finita)
Pioli: 6,5 La squadra sembra ormai aver assimilato a dovere lo schema con i tre trequartisti alle spalle dell’unica punta, e soprattutto denota una buona tenuta mentale che non era affatto scontata vista la lunga sosta e la mancanza di veri obbiettivi, di questo è doveroso rendergli merito
Max