Pagelle Bologna Milan 1-2

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Il Milan torna da Bologna con 3 punti di basilare importanza per il prosieguo della stagione.

Non occorre infatti scomodare Freud o Maslow per comprendere come quello del Dall’Ara fosse uno snodo fondamentale per il nostro campionato, c’era il timore (per i nostri avversari la speranza) che le due sconfitte a tinte nerazzurre in tre giorni potessero aver lasciato scorie pesanti minando certezze ormai consolidate nella nostra squadra.

Nulla di tutto questo.

Il Milan è sceso in campo sicuro e determinato come sempre, ha sbloccato meritatamente il risultato e chiuso il primo tempo in vantaggio grazie a due prodezze del suo fuoriclasse tra i pali, nella ripresa ha mantenuto agevolmente il controllo della partita raddoppiando con il secondo rigore (sacrosanto).

A quel punto è venuto fuori un piccolo limite della squadra, l’ultimo step da completare per il raggiungimento della completa maturità, ossia la capacità di mettere in ghiaccio la partita quando ne sei in completo controllo: non occorre partire sempre in quarta (vero Theo?), alle volte è sufficiente amministrare il vantaggio acquisito con un buon giro palla di contenimento.

L’ultimo quarto d’ora è stato di autentica sofferenza, un po’ perché il gol trovato all’improvviso dal nulla ha spinto l’inerzia della partita sulla sponda felsinea, un po’ perché i ragazzi hanno iniziato a pagare pegno alla stanchezza dei tanti impegni ravvicinati, but all’s well that ends well.

Adesso arrivano due settimane relativamente più tranquille, ci saranno tanti allenamenti per mettere benzina nelle gambe dei nostri giocatori e completare il recupero dei tanti infortunati, sarò un inguaribile ottimista ma con la squadra titolare al completo e con qualche buona alternativa giunta dal mercato sono convinto che il Milan possa fare un girone di ritorno in linea con quello dell’andata.

 

Donnarumma: 7+   Strepitoso in due occasioni sul finire del primo tempo con l’avversario lanciato a rete e su Soriano nel finale, un paio di sbavature in uscita da corner dettate dal grande affollamento nell’area piccola ma nel complesso la solita sicurezza

Calabria: 7   Sfiora il gol di testa nel primo tempo e di piede nella ripresa, spinge come un forsennato su tutta la fascia dimostrando una volta in più di aver raggiunto piena consapevolezza dei suoi mezzi

Fikayo: 6,5   Era all’esordio dal primo minuto ma francamente non se ne è accorto nessuno, feroce nell’uno contro uno grazie a mezzi fisici bestiali e applicato nella gestione della linea

Romagnoli: 6,5   Il capitano sembra aver finalmente recuperato la miglior forma fisica e sciorina una prestazione sicura nella fase difensiva e pregevole nella prima impostazione

Theo Hernandez: 5,5  Nella prima frazione stantuffa come di consueto sulla fascia sinistra mettendo in apprensione la retroguardia bolognese, nella seconda perde una palla sanguinosa che rimette il Bologna in partita, le sue partenze a razzo palla al piede riempiono gli occhi ma prima di sgasare dovrebbe almeno sincerarsi di avere adeguata copertura alle spalle

Tonali: 6   Si limita all’essenziale senza prendersi particolari responsabilità ma tutto sommato mette insieme una partita decorosa

Bennacer: 6   Ha bisogno di minutaggio per recuperare dopo il lungo infortunio, il suo pieno recupero (unitamente a quello di Calhanoglu) sarà cruciale nel determinare le sorti del nostro campionato

Kessie: 7,5 (il migliore)  Personalità e fisicità straripanti, vero uomo ovunque che trovi vicino alla bandierina con tre birilli ansimanti attaccati alla schiena o sessanta metri più indietro a chiudere una diagonale su una ripartenza avversaria, questa squadra non può prescindere da lui ma sarà indispensabile farlo rifiatare di tanto in tanto

Saelemaekers: 6,5   Motorino inesauribile che copre enormi porzioni di campo, talvolta approssimativo nell’ultimo passaggio ma utilissimo per l’infinito lavoro sporco al servizio della squadra

Leao: 7  La più bella sorpresa della giornata, interpreta in maniera creativa il ruolo di trequartista atipico a cui è chiamato nell’occasione mettendo il suo zampino in entrambi i gol e lottando in mezzo al campo con una continuità che non gli si riconosceva, un Rafael che canta (……) e porta la croce insomma

Mandzukic: SV  Il quarto d’ora in cui è in campo non fornisce spunti sufficienti per formulare un giudizio compiuto, importante che continui a mettere minuti nelle gambe perché il suo apporto potrebbe rivelarsi fondamentale nella fase calda della stagione

Rebic: 6,5  E’ ancora lontano dalla condizione migliore e talvolta bisticcia con la palla, ma il senso della posizione con annesso colpo di biliardo a sbloccare il risultato pesano parecchio nell’economia della partita

Krunic: SV  Ad essere onesti non ricordavo nemmeno fosse entrato, potrei cavarmela citando il classico “lavoro oscuro” ma non me la sento

Ibrahimovic: 5  Chi mi legge conosce bene la mia venerazione per il Totem, ma Zlatan sembra essersi immerso in una di quelle fasi in cui da enorme risorsa si trasforma in problema (ogni tanto in carriera gli capitano), si allontani dal dischetto una volta per tutte e recuperi in fretta lucidità, per ambire al massimo traguardo questa squadra ha bisogno del miglior Ibra, non delle sue semplici sponde di testa

 

Pioli: 6,5  La reazione mentale e l’approccio alla partita della squadra sono più che buoni, e qui c’è sicuramente del merito da parte sua, ora prenda il coraggio a due mani compiendo una scelta netta sul rigorista, possono essere dettagli su cui ci si gioca un’intera stagione

 

 

Max

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.