Non la meritiamo…

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Come ho già avuto modo di scrivere. “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Si, va bene… L’Inter è scesa in campo contro la Giuve con la stessa voglia con cui faccio la coda in posta, i tre punti i sabaudi li hanno, al solito, rubati con un rigore per il quale ci stanno prendendo per il culo in mezzo mondo, forse qualcosa da recriminare durante l’annata l’abbiamo pure ma rimane il fatto che “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Ancora di più del pareggio è il modo. Avrei accettato pure la sconfitta in una partita dove si scende in campo con la grinta, la voglia, la determinazione e la cattiveria, dove si prendono tre pali e quattro traverse, il portiere avversario fa 17 miracoli, uno dei nostri si guadagna un rosso per un intervento stupido e plateale preso dalla fretta di riconquistare in pallone e dove, magari, si prende un contropiede del cazzo al 93° e la si perde, la classica partita sfigata (ma sfigata per davvero) ma anche in questo caso “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Se una squadra che indossa delle maglie con scritto sopra AC Milan entra in campo con la tremarella, se non è più capace di uno scambio in velocità perché nessuno si prende la responsabilità di farlo preferendo l’appoggino comodo per non rischiare la figuraccia, se non sei capace di tirare fuori niente dal cilindro in una occasione così importante, se la possibilità di dare una svolta al campionato, ben sapendo quanto è importante per il futuro entrare nei maledetti quattro, non ti mette il fuoco dentro, non sei degno di indossare quella maglia. Perché, manco a dirlo, “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti, e nemmeno tutto il resto”

Uno sguardo basso che dice tutto…

Quando le cose vanno storte, specialmente così storte, la tentazione di trovare “il colpevole” è forte. Resisto alla tentazione perché se giochi una partita così importante in questo modo scialbo, molle e insulso sono colpevoli tutti. Dai giocatori in campo, che evidentemente non hanno gli attributi necessari per gestire la tensione, all’allenatore che evidentemente non ha capito lo stato d’animo della squadra e/o non ha saputo trovare il modo di stimolare i ragazzi correttamente (o inventarsi un modo diverso di giocare visto che era palese che i cagliaritani avrebbero fatto quel tipo di partita), e della società nella sua interezza perché la società doveva in qualche modo esserci, fiutare la puzza di terrore ed intervenire. Specie se in società hai ai massimi livelli un uomo come Maldini che questi momenti li ha vissuti molte volte e non poteva, a mio modo di vedere, non accorgersene. Inoltre, se i giocatori sono così, beh, li hanno scelti loro non noi. E comunque, alla fine dei conti quello che importa è che “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Giusto questo si poteva fare. Coprirsi la faccia. per la vergogna…

Se in una partita del genere il migliore in campo è il portiere che con un miracolo (vero, quello sul colpo di testa di Godin, quello prima era un buon intervento ma glie l’avevano tirata addosso…), quello che, dopo che di fatto ci ha sfanculato non rinnovando e facendo passare il messaggio che proprio la qualificazione in CL sarebbe stata un elemento importante circa le decisioni sul suo futuro, ti dimostra coi fatti che a quella qualificazione ci tiene davvero mentre, ad esempio, un tizio a caso, che si tatua il 10, che chiede pure lui la luna per rinnovare, vaga sperduto per il campo non riuscendo ad imbroccare ne una giocata ne un calcio piazzato, significa che in questa squadra c’è molto da rivedere. Ma visto che in CL probabilmente non andremo mi chiedo con quali soldi, visto che già con quelli della CL non è che avrebbero scialato… (e stavolta lo dico senza ironia.) Perché, tanto per cambiare, “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Per finire… Se dopo tanti anni (ormai non li conto nemmeno più) hai finalmente l’occasione per ritornare nel giro che conta, se contestualmente potresti buttare fuori da quel giro uno dei due nemici di sempre che sta alla frutta con perdite colossali e senza i proventi della coppa passerebbe guai ancora più grossi, e non sai sfruttare l’occasione, se nonostante la fede incrollabile di milioni di tifosi in tutto il mondo, giochi una partita così scandalosa… “Se ti giochi la qualificazione Champions League alla penultima di campionato, contro una squadra che si è salvata da tre ore, e non porti a casa i tre punti, significa che la CL non la meriti”

Scusate se sono ripetitivo, scusate l’amarezza, scusate se mi sono sfogato, ma la tentazione di mandare tutto a quel paese, di dimenticarmi che il Milan persino esiste, che il calcio sia cosa poco importante e che in fondo non mi dovrebbe fregare più di tanto l’ho avuta e l’ho ancora adesso mentre scrivo. Poi, ahimè mi conosco; da quel ciuccione che sono (per usare un eufemismo), domenica sarò li, incollato davanti alla TV nell’incrollabile speranza che succeda qualcosa. Nella speranza che, una volta tanto, l’Atalanta non sia così motivata, che sentano fisicamente la finale di coppa Italia (mentre noi almeno avremo una settimana per recuperare) e siano meno esplosivi del solito, che, come già successo in questo campionato, la squadra venga fuori quando meno te l’aspetti con la prestazione di livello ma, soprattutto, che stavolta i nostri scendano in campo per vincere, convinti di vincere, senza paure e tremarella. Perché se non la sfanghiamo nemmeno domenica la CL, come dire… non la meritiamo…

Per inciso. Questa squadra non merita nemmeno noi, che magari sacramentiamo, ci incazziamo, li malediciamo ma poi siamo sempre lì, pronti a sostenerla costi quello che costi. Facciamo che Domenica ci facciano ricredere… Noi si, ce lo meritiamo…

FORZA MILAN

Axel  

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.