L’amaro in bocca

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Inutile negarlo: la delusione serpeggia tra i tifosi rossoneri nonostante il punteggio pieno in campionato, grazie anche a un calendario che definire morbido è un eufemismo, e la faticosissima qualificazione ai gironi di Europa League, A quasi 48 ore dalla chiusura dal mercato, la stragrande maggioranza di noi prova ancora una spiacevole sensazione di  amaro in bocca.

La delusione è dovuta principalmente al fatto che non siano stati acquisiti i 2 / 3 tasselli da molti ritenuti indispensabili per competere davvero per il quarto posto. La mia modestissima opinione è che i due sopracitati tasselli dovessero essere un difensore centrale migliore di Gabbia e di esperienza e il famoso ‘vice Ibra’, ossia un centravanti navigato che consenta di non dover spostare Rebic in mezzo e di non dover dipendere dalle lune di Leao.

La prima stagione che si svolgerà totalmente nel mondo Covid sarà ricca di sorprese (vedi alla voce Aston Villa – Liverpool e Manchester United – Tottenham per dirne due a caso) e di emergenze per tutte le squadre. La sorte si presenterà sotto forma di tamponi positivi / negativi e tutta questa baraonda avrà ovviamente un impatto diretto sui risultati sportivi, anche senza citare gli esempi estremi della pantomima di juventus – Napoli.

Noi, in tutto questo, ci troviamo a dieci giorni dal derby con:

  • Romagnoli che forse tornerà in gruppo in questa settimana e la prima partita che giocherà dopo mesi sarà contro l’Inter dei vari Lukaku, Martinez, Vidal, ecc
  • Ibrahimovic che è ancora recluso in casa per la quarantena e con quei maledetti tamponi che non si vogliono negativizzare. Il rischio di non avere il nostro totem in campo contro i cugini è molto concreto e visto il nostro imbarazzante trend nelle stracittadine non è che la cosa mi lasci particolarmente tranquillo
  • Rebic che entra ed esce dalle visite ortopediche per capire se il gomito gli consiglierà di scendere in campo il 17 ottobre

E per fortuna che arriveremo all’appuntamento con 9 punti in saccoccia, se no chissà che tipo di panorama ci troveremmo davanti.

Sul mercato ci sono ancora gli svincolati (ieri il PSV ha ufficializzato Mario Goetze), come ad esempio quel Mario Mandzukic che tanti di noi vorrebbero come soluzione in attacco. Temo che come non hanno preso Bakayoko per l’ingaggio troppo altro chiesto dal francese, difficilmente andranno su un profilo come quello del croato.

Tra gli svincolati altre chicche sono gli ex Borini, Pato e Balotelli (anche no grazie per carità) e l’ottimo Cyril Thereau noto più per i video amatoriali in camera da letto che per le sue prestazioni sul rettangolo verde. Insomma, a parte l’ex bianconero, non c’è troppo da cui pescare e onestamente credo che la società non abbia nessuna intenzione neanche di provarci.

In compenso però potremmo schierare una difesa da record composta totalmente da terzini destri: ContiCalabria – Dalot – Kalulu. Tanta roba insomma!

Battute a parte condivido quanto espresso stamane da Seal nel suo ottimo post: siamo incompleti? Sì siamo incompleti inutile negarlo. Siamo una squadra giovanissima con tutti i rischi che questa cosa comporta? Verissimo. Però allo stesso tempo il gruppo c’è, sembrano tutti remare nella stessa direzione e alcuni talenti (Kessié e Calhanoglu su tutti) sono definitivamente sbocciati e la spinta dell’ambiente è positiva sotto tutti gli aspetti.

Abbiamo quantomeno ritrovato la voglia di seguire sostenere e tifare questa squadra. Io, a parte qualche parentesi legata principalmente ai migliori momenti del Milan gattusiano, non provavo questa sensazione da tanto tempo. Ammetto però che personalmente un influsso importante su questo ritrovato “entusiasmo” lo ha avuto il ritorno del grande Z.

Sarà comunque molto importante saper gestire i momenti bui che arriveranno, perchè arriveranno stiamone certi, senza perdere la bussola come successo ad esempio dopo il pareggio del Rio Ave in coppa. Fondamentale quindi l’apporto dei leader anagrafici, tecnici o carismatici del gruppo: Ibra su tutti, ma anche Kjaer, Calhanoglu e Donnarumma.

Per chiudere un plauso alla società per la cessione di Paquetà: non era facile cedere a una cifra decente un giocatore che in due anni scarsi in Europa no ha dimostrato niente e il cui valore si deprezzava ad ogni ingresso in campo.

Su Laxalt, ceduto in prestito annuale al Celtic nostro avversario in Europa League, non lancio grida di giubilo in quanto si sa che l’uruguaiano è come il peperone: ti si ripropone sempre.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!