Eppur si muove

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Questa mattina mi sono svegliato, dopo una cena luculliana, pronto a scrivere il post e condividere con voi un pò di pensieri sul nostro Milan e la situazione attuale. Guardo le notifiche e mi metto a leggere, come tutti i giorni, il post mattutino di MilanNight e vedo che Axel, o Seal, o a quattro mani (sai mai con quei due lì, che tramano nell’ombra tra una tartare e uno sciatt. Ma poi sono in due? Boh), fatto sta che vedo riportati in scrittura gli stessi pensieri che mi accompagnano da un pò di giorni. Rimango basito, e se fossi anche io Axel o Seal, se fossimo la stessa persona con tre nick diversi? Ho avuto una crisi d’identità e ho dovuto rimettere a posto le idee. Chi è Axel? Chi sono io? Chi è Seal? Ma è nato prima l’uovo o la gallina? Ma soprattutto, a Vinovo, Pirlo avrà già annunciato urbi et orbi che la conquista della Luna è imminente grazie al prossimo razzo della Fiat, CR127?

A parte questa introduzione che denota una seria difficoltà ad argomentare delle frasi di senso compiuto sul calcio, mi sta succedendo una cosa bella, sono contento di leggere e seguire le notizie intorno al Milan. Preciso, non chi le scrive perchè, come sempre, andrebbero portati ad un corso accelerato di giornalismo. Mi piace vedere che, forse, qualcosa si sta muovendo in senso positivo. Come scritto anche in passato, sono sempre disposto a cambiare idea, purchè ci siano dei segnali evidenti. Devo dire che Maldini e Massara mi stanno stupendo positivamente. Questo duo inizia ad avere un senso logico, visto che, per me, il primo rimane un uomo prestigioso che nell’ambiente deve iniziare a sporcarsi le mani ma che ha un indubbio fascino tra i calciatori, mentre il secondo mi sembra preparato a fare il DS, nel senso reale della definizione. Possono essere complementari se entrambi, ma soprattutto il primo, accettano di condividere oneri ed onori di questo mestiere. L’operazione Tonali (aspettando l’ufficialità) è la dimostrazione che lavorando insieme si possono ottenere risultati interessanti. Mi spiego. Senza nulla togliere a Maldini, spero che tutti noi si sarà d’accordo che l’operazione, così come è strutturata, è una vera propria operazione da DS. Acquistare un giocatore pagandolo con questa formula è una genialata. Opera, sempre secondo me, di un Massara che la sua strada nell’ambiente l’ha iniziata da tempo e sa come muoversi in certe situazioni. Uniamo il prestigio del primo che fa valere la sua presenza, la sua personalità e la sua storia che ai calciatori fa sempre effetto, con l’operatività del secondo che sa come muoversi e può trovare soluzioni come l’operazione Tonali che, quando non hai molti soldi da spendere, sono dei colpi geniali. Questo connubio ha un senso. Immaginate questa operazione sui due giornali di regime, Tuttosport per la juve e Gazzetta per i cuginetti. Ecco, esatto avete centrato il punto. Quindi, come per Theo, bravi, bene e bis. Mi aspetto altro, il lavoro va completato ma inizio ad avere un pò più di fiducia.

La medicina per i nostri giovanotti, ZlatanPlus

96, 97, 99, 2000, 94 non sono le temperature fahrenheit medie di Kingman, in Arizona (una delle città più agghiaccianti che abbia mai visitato nella vita), ma sono le date di nascita di Kessie, Bennacer, Pobega, Tonali, Bakayoko e Calhanoglu. Aspettando le ufficilità dell’ex Brescia e del francese, possiamo dire che la rosa di centrocampisti è senza dubbio giovane e di prospettiva. I due africani nel post lock down hanno dimostrato di essere ottime soluzioni e dovranno riconfermarsi, Pobega sarà una bella sorpresa, ci vorrà tempo, pazienza e tanta volontà ma il ragazzo c’è e va lasciato lavorare in pace senza pressioni e paragoni inutili. Il turco all’occorrenza a centrocampo può giocare e mi pare che sia uno di quelli al quale la medicina ZlatanPlus abbia fatto meglio, adesso è il momento di fare lo step forward. Sui due “nuovi” possibili arrivi, avremmo un giovane di talento, forte anche con la testa a posto e CHE NON E’ PIRLO, lo dico giusto per chi ha visto due highlights del ragazzo e poi spara sentenze giusto per l’andatura. Pensate che sono così romantico che penso che un anno di ZlatanPlus possa aiutarlo ancora di più a bruciare le tappe. Poi c’è il Baka, uno che troppo in fretta abbiamo liberato e che aveva aggiustato il centrocampo di Gattuso. Ha fisico, tanto fisico per il nostro campionato (come disse Larry una volta, alcuni centrocampisti avversari alla terza palla contrastata iniziavano a girargli al largo) e ha una buona esperienza nonostante sia del 1994. Conoscendo un pò il suo carattere con lo ZlatanPlus può uscirne fuori una miscela pericolosa, in un senso o nell’altro, però come si dice a Milano “inscì aveghen”, quindi proviamo a prenderlo perchè ci serve tanto.

Siccome non mi riconosco più. Non è che sono veramente Seal? O forse Axel mi ha creato e mi sta muovendo con i fili? Ma poi, Axel e Seal, chi sono? Boh. Vorrei chiudere con un pò di polemica. Che ci posso fare? Mi piace rompere le palle. La parte sportiva sembra essersi tirata in bolla e sta veramente facendo il possibile per rimettere in piedi questo malato di nome Milan. Ahimè, non si può dire il resto delle componenti interne alla società. Settimana scorsa ho rischiato un frontale con lo scooter quando ho visto quello scempio sul grande schermo di Casa Milan. La nostra vetrina, il biglietto da visita al Mondo. Milano era ancora parzialmente vuota, sia di milanesi, sia di turisti ma non è accettabile che una società che ha questo brand (non lo dico io, lo dice il ns AD), possa permettersi una cosa del genere, che fa il paio con lo schermo che funziona ad intermittenza e con la presentazione del numero di maglia di Ibra, lasciata in mano ai social dello svedese. E’ normale? Per me no. Quando si inizierà a fare sul serio anche in questi frangenti, forse potremo urlare meno al vento che siamo alla ricerca di sponsor, ma probabilmente arriveranno da soli. Spero che almeno l’ufficio stampa sia in grado di non presentare Tonali come il nuovo Pirlo e che il marketing/commerciale non gli “impongano” il numero 21, se non avremo molti più problemi del previsto.

FORZA MILAN

Johnson

 

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.