Gesti apotropaici

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Da vecchio tifoso che ne ha viste di cotte e di crude per tanti troppi anni, ho ben impressa nella memoria una massima di Capello. Uno che di campionati vinti qualcosina ne sa. Cito a memoria ma il concetto più o meno è: ” Per vincere gli scudetti è importantissimo avere anche gli incastri giusto incontrando le rivali quando sono giù di forma e quando tu stai bene”.

In questa stagione rossonera costellata da decine di imprevisti non può che tornarmi alla mente questa massima di Don Fabio, valida ancora di più dopo il pernicioso (cit. Seal) infortunio di Fikayo Tomori. Obiettivamente a livello generale l’inter ha qualcosa in più di noi ma senza questa infinita serie di contrattempi avremmo potuto giocarcela con qualche chance di riuscita. Così diventa davvero durissima anche tenere viva la sfida fino alla volatona finale.

Piangersi addosso però non serve a nulla, occorre tenere la testa bassa e cercare di portare a casa tutto quello che si riesce. E torniamo quindi all’importanza della Coppa Italia che sottolineavo già in premessa alle pagelle di giovedì notte.

Se per gli infortuni muscolari (continui, inspiegabili, ripetuti, diffusi, dai recuperi infiniti e misteriosi) abbiamo giustamente puntato il dito contro lo staff medico e atletico, per quelli traumatici (Kjaer e Tomori in particolare) non possiamo che alzare gli occhi al cielo e imprecare contro la sfortuna. Però Simon si è infortunato a inizio dicembre e con Romagnoli comunque in scadenza sarebbe stato il caso di organizzarsi per tempo prendendo un difensore futuribile già in apertura del mercato invernale, anche visto che in tempi di pandemia si cammina sempre sulle uova con l’imprevisto dietro l’angolo.

Fa amaramente sorridere invece chi tra i tifosi e gli stipendiati maitre a penser dell’universo milanista si lamenta delle pesanti assenze per la Coppa d’Africa: che ci fosse questa importante competizione a causa della quale avremmo perso Kessie, Bennacer e Ballo Tourè si sapeva da tanti mesi. Quindi ‘cadere dal pero’ una volta che l’atteso evento si materializza è un filino ridicolo. Sarebbe stato opportuno metterci una pezza (o qualcosa di più) fin dal mercato estivo, ma evidentemente i dirigenti hanno ritenuto che con Krunic, Bakayoko e Tonali si potesse ‘sopravvivere’. E’ una legittima valutazione, speriamo che porti buoni risultati.

Come mero elemento aggiuntivo di cronaca: il fatto che avremmo incontrato Roma, juventus e inter durante la sopracitata Coppa d’Africa si sapeva fin da metà luglio quando venne sorteggiato il calendario. Inutile quindi lagnarsi anche quando ci sarebbe stato tutto il tempo per programmare e arrivare più preparati a questo momento clou della stagione.

Ciò non toglie la considerazione generale che collocare questa competizione nel bel mezzo della stagione sportiva europea sia un anacronistico delirio, che danneggia le società. Società che fino a prova contraria sono le erogatrici dello stipendio dei giocatori africani impegnati per settimane all’altro capo del mondo. Ma la strampalata gestione dei calendari globali del calcio da parte di Fifa e Uefa non è una novità ed è un tema troppo ampio per essere trattato in un piccolo post che vuole occuparsi di Milan.

Nel frattempo domani sbarcherà a San Siro lo Spezia di Thiago Motta, con qualche inquietante coincidenza rispetto al terrificante Spezia-Milan dello scorso anno: Tonali che in qualche modo, invero molto meno esplicito, si ‘fa squalificare’ come fece Calabria l’anno scorso durante Milan-Crotone. Questa volta per non rischiare di saltare la juve e la stagione scorsa per non rischiare di perdere il derby. La collocazione nel calendario è anch’essa assonante in modo raggelante: sempre ventiduesima giornata. E anche lo scorso anno venivamo da 2 vittorie nelle prime due del girone di ritorno.

Chiaramente cito quanto sopra per scacciare timori irrazionali e ancestrali e  sto scrivendo con una sola mano perchè l’altra è impegnata in vistosi gesti apotropaici che potete serenamente immaginare e che siete, ovviamente, autorizzati ad imitare.

Al di là dei corsi e ricorsi storici e delle più bieche scaramanzie bisogna tenere le antenne belle dritte in vista di lunedì sera dato che, stante soprattutto la situazione assai precaria della nostra rosa e le partite che seguiranno il match contro i liguri, occorre portare a casa tutti i punti possibil in ogni frangente.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO (NON SI MOLLA UN C***O!)

Raoul Duke

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!