Milan-Bologna presentazione

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Terza giornata di Serie A. Il Milan ha iniziato il suo cammino italiano con la vittoria della prima uscita, il 4-2 contro l’Udinese quasi pienamente convincente, e con il pareggio di Bergamo della scorsa settimana. Luci e qualche piccola ombra finora per i rossoneri. Le notizie positive stanno nel fatto che si è cominciato da dove abbiamo finito: il gioco. La squadra di Pioli macina calcio e non arriva mai al punto di voler avere la meglio sull’avversario speculando. Ciò che il Milan vuole è prevalere sul contendente sul piano tecnico, e questo è, per come la vedo io, sempre positivo. Altri punti positivi sono lo stato di forma di Kalulu (impressionante la sua chiusura su Deulofeu nella prima giornata), la verve di Rebic contro l’Udinese e in generale lo stato fisico della squadra.

Tra le ombre, invece? Beh, contro l’Udinese senza dubbio i due gol subiti in un singolo tempo. La rete di Becao un po’ meno evitabile di quella di Masina, dove Messias è stato colpevole di una dormita colossale favorendolo così la finalizzazione del tornante bianconero. Ogni gol subito in meno può essere decisivo, ed è stata proprio la difesa il punto di forza del Milan nello scorso finale di stagione: torniamo a chiudere per bene la nostra porta, please. Contro l’Atalanta, invece, l’ombra che ho visto è stata la mancanza di cattiveria in un match ampiamente alla nostra portata. Nessun dramma per due punti persi, tutti li perderanno nel corso della stagione, ma di fatto sì, sono stati due punti persi. Persi a causa proprio della poca convinzione offensiva. Nello specifico Leao non è ancora entrato al 100% in forma: speriamo lo faccia presto e che non venga distratto dalle voci di mercato.

Oggi a San Siro arriva il Bologna di Sinisa Mihajlovic. Squadra tignosa e pericolosa, quella dei felsinei, che ha perso in sede di mercato il gioiellino Theate. Per il resto gli emiliani sono rimasti bene o male gli stessi, con i soliti pregi e difetti di un anno fa. Tra i pregi senza dubbio non possiamo non citare il pacchetto offensivo, con Barrow e Arnautovic supportati da Soriano. Tre elementi mobili, tecnici e con un ottimo senso del gol che fanno della fase offensiva il punto di forza dei rossoblu. Meno performante invece il pacchetto arretrato, comandato solitamente da Medel e che vede in Soumaoro e il neo acquisto Lucumì i due partner. Per quanto riguarda invece il reparto mediano troviamo il terzo neo acquisto della formazione titolare, Lykogiannis, ad agire da tornante mancino, con De Silvestri a destra. In mezzo la coppia di buonissimo livello Schouten-Dominguez. Probabile formazione (3412): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lucumì; De Silvestri, Schouten, Dominguez, Lykogiannis; Soriano; Barrow, Arnautovic.

Nel Milan poche novità, ma di sostanza. Rimane tutto invariato rispetto le prime due uscite, se non che Pioli sta valutando di sostituire Rebic e Diaz con Giroud e De Ketelaere. Sarebbe l’esordio dal 1’ per il numero 90 belga, finalmente. Chi invece ancora non ha fatto l’entrata in scena con la maglia rossonera è Yacine Adli, “dimenticato” in panchina nelle prime due uscite. Credo che una soluzione interessante potrebbe prevedere il francese dietro le punte con il belga ala destra, chissà che Pioli non ci pensi su. Per il resto formazione tipo, senza nessuno sconvolgimento. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo; Tonali, Bennacer; Messias, De Ketelaere, Leao; Giroud.

Torniamo a vincere da subito, specie dopo il risultato di ieri sera. La conquista dei tre punti è alla nostra portata naturalmente, ma a patto di non staccare la spina della concentrazione in nessun momento: il Bologna può farci qualche scherzetto. Forza Milan!!!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.